Del Gruppo Comunicazione

E’ appena stata pubblicata una nuova ricerca di Lily Paulson e Milena Büchs “Public acceptance of post-growth: Factors and implications for post-growth strategy”, che dimostra come nei Paesi europei esista una maggioranza a favore della post-crescita. Il sostegno è maggiore tra le persone ad alto reddito, istruite e di sinistra e tra chi ha valori post-materialisti, collettivisti e pro-ambiente,  e potrebbe aumentare spostando l’attenzione e incrementando la comunicazione sui benefici del benessere.

Ci sembra una ricerca molto importante, vista la difficoltà di comunicare messaggi e concetti di decrescita o, almeno, post-crescita nelle nostre società e nei nostri media, ossessionati dal mito della crescita. Inoltre, la ricerca conferma l’importanza della componente culturale o filosofica di questi messaggi, come spiegato anche nel recente incontro di Venezia 2022 dai documenti e tavoli di lavoro “Una cosmovisione per la decrescita” e “Uscita di Emergenza”.

Da notare che la ricerca è stata ripresa e rilanciata da Giorgia Colucci su ilfattoquotidiano.it il 10 Ottobre 2022, con un articolo “Clima, il 60% degli europei è diventato più attento alla transizione ecologica grazie all’attivismo. Italia sopra la media

Qui di seguito la traduzione dell’Abstract e della tabella 1 sui valori “archetipali”.

 

ABSTRACT

Dati sempre più evidenti sostengono la necessità di rivalutare la natura e la funzione delle nostre economie a favore dei principi della post-crescita, se vogliamo avere un futuro sostenibile dal punto di vista sociale e ambientale. Questo studio contribuisce alla discussione su come raggiungere tale futuro, affrontando una lacuna ancora esistente nella letteratura sull’accettazione pubblica della post-crescita, dal momento che una transizione fattibile richiede il sostegno pubblico per convalidare le azioni politiche. Con un approccio di tipo misto, ci chiediamo quali valori e caratteristiche socio-economiche siano associati al sostegno della post-crescita, e perché.

In media, nei 34 Paesi europei, il 60,5% dei cittadini è favorevole alla post-crescita. Valori come l’ambientalismo, il collettivismo e il post-materialismo sono risultati a favore di visioni del futuro improntate alla post-crescita, ma il sostegno alla post-crescita e a questi valori è minore tra le persone economicamente svantaggiate.

Una maggiore enfasi sulla ridistribuzione e sul miglioramento delle opportunità e dei mezzi di sussistenza per le persone svantaggiate in un’economia post-crescita, è fondamentale per rendere tale futuro più accettabile per loro. Tuttavia, ciò è in conflitto con le preferenze politiche e con valori come la gerarchia, la meritocrazia e l’individualismo, che tendono a essere più importanti tra le persone benestanti.

 

Tabella 1: Archetipi oppositivi di valori socio-culturali

Valori del/della: Capitalismo Neoliberale Post-Crescita
Relazioni sociali Individualismo Collettivismo
Relazioni uomo-natura Dominio Armonia
Potere Gerarchico Distribuito e partecipativo
Obiettivi economici Crescita Sufficienza
Benessere Materialismo Eudaimonico; soddisfazione dei bisogni
Disuguaglianze Meritocrazia Giustizia sociale