Gruppo Pedagogia e Letture

Il gruppo “Pedagogia e Letture” si è formato nel 2022 dall’unione dei due omonimi sottogruppi, con l’obiettivo di avere un approccio più integrato alle questioni educative, molto importanti nella teoria e nelle pratiche della decrescita. Successivamente si è andato a costituire un ulteriore sottogruppo denominato “Corso sulla crisi ecosociale”.

Per ogni informazione o per partecipare alle attività del gruppo, potete scrivere a Luca Lazzarato (lucalazzarato@gmail.com) o a Maria Elena Bertoli (bertoli.elena65@gmail.com), coordinatori del gruppo.

Qui sotto la descrizione dei tre sottogruppi ovvero il gruppo Pedagogia, il gruppo Letture e il gruppo Corso sulla crisi ecosociale in cui si articola il presente gruppo.

 

Il sottogruppo Pedagogia è nato nell’estate 2021 e si propone di: 

  1. Sondare l’intreccio fra pedagogia e decrescita
  2. Descrivere e investigare come l’attuale sistema economico, globalizzato e interconnesso, influisce sui sistemi formativi ed educativi.
  3. Delineare un percorso di liberazione dell’immaginario dell’ homo oeconomicus che passi attraverso una visione pedagogica critica che sappia proporre scelte educative adeguate.

Siamo partiti dalla lettura e dalla discussione del testo di Simone LanzaPerdere tempo per educare. Educare all’utopia nell’epoca del digitale (discussione che è avvenuta e avviene alla presenza dell’autore nel gruppo).

Intendiamo nell’immediato occuparci del tema del rapporto di bambini e adolescenti con il mondo del digitale analizzando e aiutando a diffondere esperienze come quelle dei “patti educativi”,  per esempio tra genitori e insegnanti,  all’interno di comunità che mirano a coscientizzare i minori al rapporto con lo strumento digitale. L’obiettivo finale è quello di rafforzare nelle nuove generazioni la capacità di disconnettersi per riappropriarsi della relazione tra i pari e con il mondo adulto.

Si è poi costituito un gruppo di lavoro aperto che sta organizzando un percorso di riflessione su una “trasformazione pedagogica” che riteniamo necessaria ad accompagnare e sostenere la trasformazione sociale, economica e culturale auspicata. Il percorso si snoderà in tre incontri tra febbraio e giugno che saranno proposti a tutti coloro che sono interessati al tema del rapporto fra educazione e decrescita.

Il Gruppo ha presentato e discusso un proprio documento durante l’incontro di Venezia 2022 (“Decrescita, se non ora quando?”).


Il sottogruppo Letture  mira a diffondere in Italia un’esperienza pratica che ha un suo retroterra molto antico. Si tratta della lettura collettiva, in cerchio, di testi di particolare levatura, di carattere , spirituale, filosofico e sapienziale , accuratamente selezionati e tratti da varie tradizioni culturali dell’umanità. Al  momento della lettura segue uno spazio per le risonanze dei partecipanti. Il tutto viene infine coronato da un momento conviviale conclusivo.

E’ un’esperienza semplice e profonda al tempo stesso che, nel documento “Educare alla saggezza“, si immagina rivolta agli studenti di scuola superiore ma che può essere attuata in molti altri contesti, ad esempio in contesti di tipo associativo oppure comunitario di vario genere (carceri, comunità terapeutiche, educandati), ecc.

Essa prende le mosse dall’esperienza di letture nella Bologna negli anni Novanta (ideata da Pier Cesare Bori, filosofo e storico delle religioni) e poi successivamente a Torino negli anni Duemila all’interno del gruppo formato da membri dell’Associazione e del Movimento per la decrescita felice.  Ma le radici più remote della proposta si ritrovano nell’antico modello di lettura come “esercizio spirituale”, come strumento al servizio della filosofia, intesa come “arte di vivere”, dove la lettura diviene “capacità di fermarsi, liberarsi dalle preoccupazioni, ritornare in noi stessi” e ancora “meditare con calma, ruminare, lasciare che i testi ci parlino” (Pierre Hadot, Esercizi spirituali e filosofia antica, Einaudi, 2005, p. 68). Questa pratica era considerata preziosa in particolare nello stoicismo latino (Seneca, Epitteto e Marco Aurelio) ma è stata ripresa anche in tempi moderni da autori come Thoreau, Tolstoj e Gandhi. Nel racconto del suo esperimento di vita nella natura (in “Walden. La vita nei boschi”), Thoreau vede la lettura come ricerca di sapienza e arte di trasformazione del sé.

Arriviamo infine all’inizio del 2022 quando l’esperienza è stata rilanciata da Mauro Bonaiuti (cfr. Bonaiuti-Lanterne e letture conviviali) insieme a Maria Elena Bertoli e a Mario Sassi dell’Associazione per la Decrescita, elaborando il già citato documento “Educare alla saggezza” presentato e discusso durante l’incontro di Venezia 2022 (“Decrescita, se non ora quando?”). 

Nella scuola italiana l’esperienza è stata sperimentata all’ISI Barga all’ITT Marco Polo di Firenze. Nei gruppi italiani della decrescita è invece stata proposta varie volte negli anni passati (in particolare a Torino) e a Barga.

I proponenti di questo gruppo ritengono che l’esperienza delle letture potrebbe essere molto utile anche all’interno del mondo della decrescita, potrebbe irrobustire la coesione e la profondità di visione dei gruppi di lavoro e dei circoli territoriali di decrescita, facendo da contraltare alla superficialità e alla banalizzazione della vita sociale e delle relazioni, all’individualismo che mortifica e diffonde tristezza e non senso, all’utilitarismo imperante, alla tecnicizzazione e alla velocizzazione dei ritmi di vita. Un importante strumento, insomma, per quella ricerca di autonomia, individuale e collettiva, e quel “reincanto del mondo” a cui la decrescita aspira.

Il sottogruppo Corso sulla crisi ecosociale nasce sull’onda di quanto accaduto all’università di Barcellona a fine 2022 con l’istituzione, dopo una settimana di occupazione da parte di attivisti climatici del movimento internazionale End Fossil Fuel, di un corso obbligatorio e trasversale a tutte le discipline (attivo a partire dal 2024), per acquisire una formazione interdisciplinare sulle conseguenze economiche e sociali della crisi ecologica in atto, con l’obiettivo di eradicare le cause dell’emergenza climatica e di attenuarne le conseguenze (cfr. la crisi ecosociale).  

Tra gli organizzatori di questa iniziativa c’era anche il dottorando italiano in sociologia Lorenzo Velotti con il quale ci siamo proposti di replicare quanto fatto a Barcellona anche nella compassata realtà delle università Italiane; abbiamo così organizzato e fatto partire una raccolta firme per un corso universitario sulla crisi ecosociale come primo passo lungo questo difficile percorso di sensibilizzazione e lotta, accompagnati da docenti universitari, studenti e attivisti.

La riflessione si è poi allargata alle scuole di ogni ordine e grado, perché riteniamo che per affrontare adeguatamente la questione ecosociale sia necessaria una nuova sensibilità, una nuova cultura dalla quale ripartire per immaginare un mondo più equo ed equilibrato; una cultura che abbia come fondamento la natura che ci comprende nelle sue interconnessioni materiali e spirituali. Per creare questa sensibilità, per riportare l’essere umano all’interno della natura, occorre alfabetizzare una nuova generazione di nativi ecologici in modo che sappia amare e prendersi cura della vita del pianeta. Un’operazione di cui la scuola dovrebbe farsi promotrice dalle prime fasi dell’educazione fino alla maturità delle nuove generazioni. 

Nasce così la lettera aperta per la trasformazione del sistema educativo, anch’essa come primo passo di un percorso, in vista di un convegno aperto a dirigenti, docenti, studenti e genitori, che si ponga come obiettivo quello di riportare la scuola e la sua missione al centro del dibattito politico, rivedendone gli assi epistemologici, la struttura, i modelli educativi, superando gli steccati interdisciplinari e un sapere attualmente incentrato sul fornire le competenze per affrontare il mondo del lavoro.