Continua con questo terzo articolo la nuova rubrica “decrescita creativa”, curata da Serena De Dominicis, critica e storica dell’arte – arte che può essere una delle strade per quel “reincanto del mondo” necessario per la decrescita (qui il primo articolo, qui il secondo).


Decrescita creativa #3. Germinar-t: la prima residenza arte-decrescita. By Alt Shift. 

Conta già due edizioni Germinar-t, la prima residenza d’arte ispirata alla decrescita, proposta dall’associazione Alt Shift ad Almerìa, in Spagna. Parlandone con i promotori, Lara Stammen e Carlo Sella, emergono le motivazioni, i temi e le modalità che caratterizzano questo originale progetto di frontiera.   

“Ci muoviamo all’intersezione tra decrescita e arte. Vogliamo che il movimento della decrescita sia più colorato, creativo, artistico, giocoso, sperimentale, incarnato… attraverso le arti! Le arti possono mobilitare per il cambiamento socio-ecologico poiché trasmettono più di quanto possiamo afferrare razionalmente: le nostre emozioni, la nostra rabbia, le nostre paure, le nostre speranze e ciò per cui lottiamo. Che le nostre pratiche artistiche siano la linfa vitale del movimento della decrescita!”. 

Così comincia il racconto di Lara e Carlo quando chiedo loro della prima residenza mai organizzata sul tema. Si percepisce tutto il loro entusiasmo e le motivazioni dell’iniziativa appaiono subito chiare. Un concetto ricorrente è quello di “co-creazione” che incarna l’urgenza di realizzare qualcosa insieme, di lavorare in sinergia intorno a pratiche artistiche basate sulla decrescita per metterle in atto, interpretarle, ma anche inventarne di nuove e “abitarle insieme”, affermano. 

Carlo e Lara, fondatori di Alt Shift, si sono incontrati nel 2021 frequentando il Master sulla Decrescita proposto dall’Università Autonoma di Barcellona. Lara è una ricercatrice artivista, Carlo un attore, entrambi indagano i punti di contatto tra arte e decrescita e solidarizzano con tutti coloro che lottano attivamente contro il sistema – sia fuori che dentro il contesto dell’arte –, si oppongono alle pratiche e alle consuetudini capitalistiche, dall’uso dei combustibili fossili alla filosofia della crescita, dalla prospettiva colonialista alla struttura patriarcale. 

Nel dicembre 2022 Lara si è trasferita nella comunità Sunseed Desert Technology di Los Molinos del Rio Aguas (Almería), in Spagna, che possiamo definire un vero e proprio laboratorio di stili di vita decrescente. Da oltre trentacinque anni promuove un progetto di educazione informale per la transizione ecologica in Andalusia ed è parte della rete degli eco-villaggi iberici. È qui che si è inaugurata all’interno di una comunità la prima edizione della residenza artistica, dal 4 all’11 dicembre 2022, ed è sempre qui che Germinar-t è tornata l’anno successivo ospitando il gruppo performativo The Lab of Rooted Imagination di Barcellona (formatosi nell’ottobre 2022) impegnato in #estudio1 con un focus sulle lotte degli attivisti locali.

Il desiderio di condividere l’indagine con un gruppo più ampio, ha incoraggiato gli organizzatori a lanciare un invito aperto a persone interessate ai rapporti tra arte e decrescita perché partecipassero alle attività della comunità di Sunseed nell’arco di una settimana, raccontano. 

In questo breve lasso di tempo i partecipanti hanno formato gruppi più piccoli e sperimentato sia pratiche consolidate sia nuove vie, condividendo non solo lo spazio – rivelatosi elemento fondamentale per lo sviluppo del processo creativo – e i materiali, ma partecipando anche a livello emotivo, in un’ottica olistica. 

Al termine dell’esperienza, ciascun gruppo ha poi presentato il risultato delle proprie ricerche avviando un momento di confronto e riflessione collettivi. Sempre nell’ottica di una condivisione più ampia possibile, l’azione artistica performativa di chiusura si è tenuta in sinergia con un villaggio vicino, esaltando la straordinaria potenzialità insita nelle multiformi connessioni con movimenti analoghi. 

La seconda edizione di Germinar-t si è sviluppata nel 2023 in un arco temporale di 10 giorni durante il quale è stata ideata una performance sulle culture dell’acqua, poi rappresentata all’annuale Festival del Agua che Sunseed ospita ogni primavera. Riprendendo quanto esplorato nella prima edizione di Germinar-t, si sono abbracciate ancor più profondamente le lotte territoriali della zona per la giustizia idrica. In collaborazione con la comunità Sunseed, Lara ha svolto una ricerca sulle culture locali legate all’acqua (collezionando storie, poesie, brevi opere teatrali) che è stata presentata agli artisti invitati sotto forma di “weekend immersivo”, affinché fossero informati sulla situazione del luogo, così da poter elaborare impressioni e abbozzare una narrazione su cui basare poi la performance. Nei giorni successivi, Carlo ha diretto il processo di creazione collettiva, e gli ultimi giorni della residenza si è tenuto il Festival del Agua con oltre 300 visitatori al giorno. La performance è stata eseguita due volte durante il festival e sono seguiti momenti di discussione con risvolti incoraggianti. Durante la prima giornata, ad esempio, era presente tra gli uditori un gruppo di studenti di ecologia provenienti dal Regno Unito in viaggio studio che ha deciso, proprio a seguito dello spettacolo, di approfondire la ricerca sulle ingiustizie ambientali perpetrate nella regione, racconta ancora Lara.

Il secondo giorno, invece, in presenza di un pubblico più locale si è sviluppata una interessante discussione tra una nuova generazione che ha ereditato l’attività delle serre dai genitori, appassionati di permacultura e gente affiliata ad altri eco-villaggi della zona. Il confronto ha riguardato anche un argomento spinoso ma essenziale, ossia il modo in cui i villaggi off grid all’interno del modello rurale di Almerìa potrebbero portare avanti un reale processo di cambiamento anziché riprodurre vecchi modelli neocoloniali. La relazione tra comunità e artisti, l’ascolto e l’indagine sui luoghi, la performance come risultato di un processo fisico e mentale di co-creazione hanno smosso qualcosa. Il bilancio è positivo e gli organizzatori pensano ad una nuova edizione. 

Le prime due sono state fortemente caratterizzate dal contesto, e poiché nel frattempo Alt Shift si è spostata tra Barcellona e Lipsia, la prima sfida sarà capire come mantenere vivo il valore del progetto tenendo conto della nuova condizione. Ad ogni modo, Lara e Carlo sono intenzionati a continuare il lavoro di mediatori artistici e stanno pensando alla prossima edizione in cui si tornerà a Sunseed per due settimane, con un team di 8 persone, per facilitare un processo di riconciliazione artistica il cui focus sia la relazione tra Sunseed, all’interno del villaggio off grid Los Molinos del Río Aguas, e il vicino villaggio più tradizionale Sorbas. L’evento dovrebbe avere luogo nella primavera del 2024. E noi lo seguiremo.

https://degrowth.info/en/blog/germinar-t-a-community-based-degrowth-art-residency

 

Foto di copertina: Cerchio di condivisione del processo artistico. Germinar-t 1