Se appena gratti la superficie vedi che questa crisi finanziaria non riguarda la liquidità, i derivati tossici o il mercato regolato male, in realtà riguarda la cultura; è la nostra cultura dell’eccesso e del consumo senza significato – il glorificato spendere e comprare delle ultime decadi – che è alla radice della crisi in cui ci troviamo adesso
Sono assolutamente d’accordo sul fatto che la questione sia culturale. Temo però che le radici siano molto profonde e molto più antiche delle ultime decadi. Penso che riguardino i nostri concetti più radicati di : individuo, persona, libertà, potere, possesso, natura, …
Da far tremare i polsi ….
E il tempo si è fatto breve.
Eppure: ci proviamo.